La laurea in passione

 

 

Credo di averlo detto mille volte: ci sono laureati asini e non laureati fenomenali. E invece ogni volta che si apre la diatriba arriva qualcuno e mi scrive: “Ma io ho visto laureati in Scienze Motorie che non sapevano neanche cosa fosse una lat-machine”…

 

LO ABBIAMO CAPITO. Ci sono laureati asini e non laureati competentissimi, questo l’abbiamo capito.

 

Embè? No, dico… e allora? Me lo volete ripetere un’altra volta?

 

Il punto è un altro. Il punto è che in un paese evoluto (quale è evidente l’Italia non sia) uno può essere anche un fenomeno della natura, il confronto deve (dovrebbe) svolgersi sullo stesso piano: laurea contro laurea. Allora lì entrerebbero in gioco la passione e l'azione e l'umiltà e la selezione e il guerriero e l’occhio della tigre e quell’accidenti che volete:

 

LAUREATO IN GAMBA VA AVANTI, LAUREATO CIUCCIO VA FUORI

 

È ridicolo che invece ci si debba confrontare con gente senza alcun titolo, che in quanto tale si offre a tariffe da ambulante e in tal modo fotte posti ai laureati obbligandoli a ripiegare in altri lidi, come i villaggi, dove troveranno altri ambulanti senza titolo che li costringeranno a svilirsi facendo i pagliacci nel cabaret della sera. E il cerchio si chiude.

 

- Ehi tu, che titolo hai?

- Io ho la passione!

 

E ogni volta trovo qualcuno che mi viene a scrivere: “I professionisti preparati e con passione troveranno spazio comunque”.

 

MA DOVE? MA COSA? MA QUANDO? MA IN QUALE PAESE VIVETE?!

Non ditemi che non conoscete laureati in gamba che hanno dovuto abbandonare i propri sogni mentre Franco che frigge la salsiccia alla fiera di S. Lorenzo fa l'istruttore da vent'anni. Io ne ho una lista infinita e non c'è bisogno di dirvi dove se la sono messa, la passione.

 

Ah sìsì, “si vede che non avevano abbastanza passione”…

 

Lo troveranno, lo spazio, senz’altro: svendendosi. Già, perché se anche sei bravo, la tua tariffa sarà comunque inflazionata dal gran numero di ambulanti ciondolanti per le palestre. Vi ricordo che lo stipendio orario MEDIO per laureati e no (confermato più e più volte da diverse persone su questa stessa pagina) è di 5 €.

 

CINQUE EURI L’ORA.

 

Per una media di 10 ore al giorno (escludendo il sabato), sono 50 ore settimanali, cioè 1.000 miseri euro al mese

 

Ah sìsì, “ma la passione”…

E ci tengo a precisare che io sono fuori da questi conteggi, parlo unicamente per l’evidente svilimento del settore.

 

Dice: “Ma così si demoralizza chi volesse intraprendere questa strada”… ESATTO! Il mio intento è proprio quello di far riflettere e nel caso anche desistere chi abbia in mente di fare questa follia.

 

Dice: “Ma io conosco pure gente che ce l’ha fatta”… E perché io non ne conosco, secondo voi? Ci mancherebbe pure che QUALCUNO non ce l’avesse fatta! Purtroppo, per uno che ce la fa, mille restano fuori. E mi pare lapalissiano: se un posto è occupato, non è libero.

 

Allora, visto che so benissimo che c'è chi studia legge e lavora nei villaggi e nelle palestre, il mio consiglio è: fate legge, tanto nei villaggi e nelle palestre ci lavorerete lo stesso se vi andrà, ma in più potreste un giorno fare gli avvocati; al contrario, se intraprendete Scienze Motorie e lo sbocco "sportivo" non va in porto, per voi è finita.

 

FI-NI-TA.

Ora, siccome sono del parere che se spiegassi queste cose a mio nipote di dieci mesi capirebbe senz’altro che non c’è niente su cui obiettare, mi raccomando: chi per assurdo avesse da dissentire lo facesse altrove, ché già devo tollerare la situazione sopra descritta.

 

Spero di essere riuscito a farmi capire.