Votantonio

 

 

Mia nonna paterna era analfabeta. Analfabeta e cattolica, e in quanto tale votava per il simbolo che riteneva più cristiano. E come lei milioni di analfabeti e/o cattolici che popolavano l’Italia una cinquantina d’anni fa. Un manipolo di pappagorge che puntava al potere se la pensò per bene e alla fine  ci arrivò: quale simbolo rappresenta meglio la cristianità? Ma certo, la croce! E misero su carta quella trovata geniale: lo scudo crociato della democrazia cristiana.

 

Sai quanti polli ci tireremo dentro in questo modo?”, ghignarono. E infatti ce li tirarono. Ora si battono perché sul loro simbolo venga mantenuta la croce, chissà perché... 


 

 

Non li si può elogiare nemmeno di originalità, perché pure questo scopiazzarono da altri. Nello stesso periodo storico l’India era dominata dall’esercito britannico. Gli inglesi erano grandi mangiatori di bistecche, il che significava assassini di vacche, sacre per gli indiani. Quando la nazione si liberò dell’oppressore, il partito del congresso assunse come proprio simbolo una vacca, cosa che portò anche i voti degli analfabeti (al che, l’opposizione ribatté ancora in modo ancora più scaltro che barrando la vacca si sarebbe votato per la sua uccisione).

 

L’analfabetismo apriva le porte alla religione, e la religione apriva le porte alla politica. Dalla notte dei tempi, ignoranza (mancanza di istruzione o di cultura) e religione sono due armi sfruttate dal potere per piegare un popolo alla propria volontà. Saper leggere, scrivere e far di conto oggi non basta per sfuggire alla definizione di analfabeta. 

 

Non voto praticamente da sempre. Credo di averlo fatto solo le prime volte, e onestamente non ricordo per chi. Attenzione, non sto dicendo di non essere più andato a votare, ma di non aver fatto dono del mio voto ad alcuno, che è diverso: io il mio diritto di voto l’ho sempre esercitato. Solo che ho capito subito di essere preso in giro e ho smesso. A 20-21 anni. Qui c’è gente che a 60-70-80-90 anni, ancora esamina i programmi elettorali e vota di conseguenza. La stessa gente che ci ha lasciato in eredità questo pacco. 

Astenersi “è-un-errore-non-votare”. Vi prego. Lo so benissimo che è un errore, ma votare in queste condizioni è un errore peggiore. Non c’è mai stata alternativa, un altro modo per ribellarsi. La Rivoluzione? Scordatevela. Per lavoro ho a che fare quotidianamente con la fascia giovane, quella dai 20 ai 40 anni, quella che appunto dovrebbe incaricarsi di una tale iniziativa. Stanchi, pigri, spenti, assonnati, imbolsiti, afasici, abulici, felici…

 

Scordatevela.


Ora aspettate Grillo, l’ennesimo Salvatore. Vi ispira simpatia il suo fare da Robin Hood. Aspettate di essere inculati anche da lui per poi riporre le vostre (le nostre, le MIE!) speranze nelle mani del prossimo. Benigni? Ligabue? Il papa? 

 

Mi avete stremato.

 

Qui non si è mai parlato di Nutrizione e Sport.

 

 

 

 

 

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