È facile criticare i nutrizionisti quando a colazione vi mettono “latte e fette biscottate”. Troppo démodé, troppo “commerciale”. Sarebbe anche vero, ma voi dovete pensare che nella stragrande maggioranza dei casi si hanno davanti soggetti che fino al giorno prima a colazione hanno mangiato cornetti ripieni di ‘nduja, nutella e fagioli. Allora comincia la giostra:

• le uova no perché “quella puzza al mattino”
• la bresaola no perché “la bresaola a prima mattina”
• il tonno no perché non c’è neanche bisogno che ve lo dica
• lo yogurt greco no perché “mi fa schifo”
• le proteine in polvere no perché “non mi mettere beveroni”

E per i carboidrati è la stessa cosa:

• dolci dietetici non ne sanno preparare e ci vuole tempo per insegnarglielo, e anche quando glielo hai insegnato “toglimeli perché non ho tempo di mettermi a preparare quella roba tutti i giorni”;
• avena no perché non è facile trovarla e “non è che posso perdere le giornate ad andare a cercarla”;
• muesli no perché quelli in commercio sono pieni di zuccheri e grassi, e quelli senza zuccheri e senza grassi “non sanno di niente”;
• gallette no perché “sono tristi e sanno di cartone”;
• frutta no perché “già la mangio a metà mattina”…

Restano due alternative: fette biscottate o pane. Ma anche lì, “il pane a prima mattina”… 

Risultato: ritorno al cornetto con la ‘nduja. E il concetto vale per tutti gli altri pasti della giornata.

 

Questa sezione nasce apposta per aiutare chi si mette a dieta, per cercare di fornire delle alternative al classico, triste modo di intendere le diete: fette biscottate, riso in bianco, pesce bollito, petto di pollo alla piastra…